Cani e Falchi: bassa “tensione”, alta “emozione”

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Ottimamente preparato ed organizzato dal gruppo Enalcaccia/Falconeria, composto dal Del. Reg. Eugenio Contemori, Guido Buresti, Dino Diacciati, Iuri Fabrizi, Mario Meoni, Moreno Agnelli, Roberto Barellai, come del resto fanno da tanti anni, si è svolto, in una soleggiata giornata di fine febbraio nella vasta area di addestramento per falchi e cani, La Selvetella, posta nella Val di Chiana aretina, il settimo campionato Nazionale Enalcaccia di Falconeria. Campionato che utilizza il cane da ferma per la ricerca della selvaggina immessa e del falco, quale esecutore di cattura. A tale campionato si sono presentati, al mattino presto, un bel gruppo di falconieri ed altrettanti conduttori di cani provenienti da varie regioni, anche se, in questi giorni il diffuso preallarme per questo “corona virus” ha tenuto lontano gli storici falconieri del nord Italia ed oltre, nell’unica giornata di campionato messa a disposizione per l’ambito titolo ed ai ricchi premi messi in palio dalla Delegazione Regionale Enalcaccia Toscana. La stessa cosa va detta per i cinofili, nonostante le altre tante gare che si sono svolte nella stessa giornata in zone limitrofe, hanno preferito la nostra manifestazione, anche perché qui si inseguiva e si conquistava un titolo di Campione d’Italia.
Tutto in rosa, cioè al femminile, questo nostro Campionato Nazionale Enalcaccia 2020. Oltre le quattro concorrenti femminili falconiere, sono di fatto due signore i giudici, l’una per giudicare i falchi, la preparata Francesca Bernini ed una appassionata ed allevatrice dei rossi Irlandesi, per i cani da ferma, Maria Dell’Acqua. Entrambe persone veramente competenti nelle loro materie, che hanno stilato una classifica approvata ed applaudita da tutti i concorrenti e dalle tante persone presenti tutto il giorno per vedere i bellissimi voli e le ottime ferme dei cani. Mentre, per quanto riguarda i cani, ognuno di noi ha una certa conoscenza capace di dare anche dei giudizi, anche se non sempre condivisi dai giudici, quello che hanno fatto i falchi con le loro “picchiate” a velocità incredibile o gli inseguimenti decisi e precisi e con forza per recuperare il vantaggio del selvatico, da parte dei falchi di basso volo. Entrambi, sono un vero spettacolo della natura. Il falco sa, per istinto, di essere un predatore ed una volta liberato si è avventato su quella che era la sua preda con decisione e precisione. Così uno dopo l’altro si sono svolte prove degne di ogni lode fino all’ora prevista per il pranzo. Poi come sono solite fare il gruppo donne dell’A.A.C. Ivana, Patrizia, Siria, Anna, aiutate da Massimo e Piero, verso le ore tredici, hanno servito a tutti i presenti un rustico, ma prelibato, pranzo a base di crostini al sugo di selvaggina alata, pasta condita con sugo di cinghiale, tagliata di vitella chianina, patate arrosto ed insalata, nonché un’immensa crostata fatta dalle loro esperte mani abbondantemente innaffiata dal buon vinsanto toscano. Graditissimi ospiti di elevata qualificazione gli organizzatori dell’affermato ritrovo di falconeria di Cagli: Antonio Marconi, Ivano Pannunzi ed il presidente del gruppo di falconeria Lo Strozziere, Davide Fratini, con i quali abbiamo gettato le basi di stretta collaborazione. Un mio pensiero, guardando fra gli spettatori, va alle tre/ quattro persone, purtroppo non presenti, questo anno, alla manifestazione.
Alla sera, a fine gara, quando ormai il sole stava per tramontare, il Delegato regionale Enalcaccia ha preso la parola. Fa riferimento all’importanza di questa manifestazione, unica nel suo genere, dove, pur apprezzando i tanti ritrovi di falconeria che si svolgono in alcune parti d’Italia, questa che organizza l’Enalcaccia Toscana e sostenuta dalla Presidenza Nazionale, assegna il titolo di Campione d’Italia di falconeria e per cani da falconeria. Ringrazia, quindi, tutti i partecipanti al campionato ed in particolare alle persone presenti per aver rallegrato con i loro hooood, gesti di stupore ed applausi al momento della cattura da parte del falco alla sua preda. Cede la parola al giudice cinofilo Maria Dell’Acqua, essa ricorda che negli ultimi anni è sempre stata presente al Campionato Naz. Enalcaccia per cani da Falconeria come spettatrice e osservatrice, seppur curiosa e avida di approfondimenti ed esperienze, a bordo campo. Quest’anno la grande occasione ed opportunità e grandissima sorpresa di essere presenza attiva, in campo, come giudice cinofilo. Protagonisti della giornata il desiderio e la voglia di confronto, leale e franco, nel segno della comune passione per la cinofilia e la falconeria. Ho avvertito subito, ha continuato, una grande responsabilità nell’incarico assegnatomi dagli organizzatori di giudicare i turni di prova dei cani e dei loro conduttori. Ma la tensione ha lasciato pian piano spazio alla emozione che, da un altro punto di vista, mi ha permesso di vivere pienamente ed intensamente una nuova ed arricchente esperienza cinofila. Al di là della classifica finale, che ha meritatamente assegnato i primi tre posti, ho visto la sportività e la correttezza dei conduttori, impegnati insieme ai loro cani, in una vera e propria azione di caccia sulla selvaggina immessa (starna e fagiano), per poi consentire l’azione di cattura da parte del falco. In questa manifestazione ho avuto l’opportunità di visionare e giudicare dei bei soggetti, tipici per morfologia e azione secondo lo standard di razza rappresentata: Setter inglese, Pointer inglese, Epagneul Breton e Bracco tedesco. Ho avuto modo di ammirare la preparazione ed il buon collegamento con i conduttori, derivanti da tecniche di dressaggio e consuetudine alle prove di lavoro: lo sgancio alla partenza, il percorso sul terreno nella giusta direzione del vento, le grandi aperture e i corretti lacets, il potente galoppo ed il bel portamento di testa, la coda tenuta bassa e ferma, la presa di punto, a volte distante e a volte ravvicinata, con belle sbandate rigide a conferma di grandi doti olfattive del cane. Ciò che mi ha sorpresa ed impressionata maggiormente sono state la consapevolezza, la lealtà e la correttezza di tutti i concorrenti nella condivisione delle azioni, vorrei sottolineare e valorizzare le singole peculiarità che ho potuto osservare e le prestazioni che ho avuto l’onore di condividere. Grazie di cuore all’associazione Enalcaccia, a tutti gli organizzatori della straordinaria e riuscitissima manifestazione.
La stessa spiega e dettaglia le tre prove più importanti della giornata, puntualizzando che tutti e tre i soggetti hanno ottenuto il giudizio di “Eccellente”. Al 3° posto, con una partenza corretta, andatura potente e raccolta, ben collegata alla sua padrona, in bella presa e ferma si classifica la Spaniel Breton Otta, condotta magistralmente da Claudia Dei. Al 2° posto con buona partenza, buon soggetto con buone proporzioni, si porta subito in avanti, bello rampante, guida e ferma deciso il Setter, Flok, guidato dall’esperto Pasquale Marraccini. Al 1° posto e campione italiano per cani da falconeria è la Setter inglese, Lena, conforme allo standard, con ottima partenza e buone aperture collegate, ferma a distanza, poi accosta con nuova bella ferma, corretta, sempre rigida in direzione del selvatico, è condotta da Piero Terrosi, che riceve l’attestato di campione italiano. Un premio speciale è stato conferito al cane Uran, condotto da Carmelo Ingui, per la bella prova effettuata.
E’ stata quindi ceduta la parola al giudice dei falchi Francesca Bernini, anch’essa esordisce dicendo: questo anno ho avuto l’onore di essere chiamata dall’organizzatori nelle persone del Deleg. Reg. Enalcaccia, Eugenio Contemori e di Guido Buresti, Pres. Falconieri dell’Etruria, a valutare i falchi iscritti a questo Campionato nazionale. Nell’intera giornata abbiamo assistito ad una ventina di voli come da tradizione. Lo scopo della giornata, oltre voler assegnare il titolo di Campione d’Italia Enalcaccia di falconeria è lo stare insieme, scambiarsi esperienze e conoscenze e per me nel giudicare i falchi come morfologia ed i loro voli. Questo strano anticipo della primavera, che come sappiamo, influisce negativamente sul volo dei falchi, ha fatto sì che, purtroppo, solo una parte dei falchi si sono distinti per altezza di volo e centratura sul falconiere. Continua, va bene addestrare il falco riuscendo a farlo salire a grandi altezze, godendo del buon volo che è apprezzabile per il falconiere, ma poi il falco deve concludere, deve cacciare, per conservare integro il suo spirito e la sua indole. Spiega abbondantemente come è arrivata a stilare questa graduatoria, fra l’altro fatta da voli eccellenti che hanno portato al 3° posto, l’astore Iniesta, questo ha effettuato un volo deciso con ottimo inseguimento, cattura e porta a terra il selvatico, è messo in volo da Andrea Ambrosini. Al 2° posto si pone l’aplomado Gin, che eseguiva un volo eccellente, inseguiva deciso stancando la preda conclude con presa decisa della preda, è fatto volare dall’esperta Emanuela Raini. Al 1° posto è il pellegrino Tommy, anch’esso con alto volo eccellente, centrato bene sopra il campo, non perde mai il collegamento con il falconiere, centra subito l’attimo d’involo della preda e su di essa discende ad altissima velocità provocando un’esplosione di piume e della preda, è fatto volare dall’orami affermato ed esperto Alessandro Danti. Infine ricorda gli altri voli degni di nota, da citare e ricordare, come il volo di: Primo di Andreini, Trentacinque e Saker di Ferrini, Sasha e Taiga di Zaniol, Labianca di Ventimiglia, Kaos di Nocerino, Orione di Lancianese, Giulio di Fattori, Pierobecco di Biticchi, Spagnolo di Cavozza, Pablito e Odino di Codini, Jordan di De Simone, Castore di Visioli.

Sponsor ufficiale Natur Dog, Nature Italia.

Sono proseguiti gli inviti sia ai falconieri che ai cinofili da parte del Delegato regionale Contemori a venire in questa grande A.A.C.e.F. per altre private prove di addestramento dei loro falchi. Sono seguiti i saluti e gli arrivederci al prossimo anno che, sicuramente, il gruppo Falconeria dell’Enalcaccia organizzerà a fine febbraio 2021.

Vecchio Falco